La stenosi aortica è caratterizzata da un lungo periodo asintomatico durante il quale si osserva una riduzione dell’area valvolare aortica.
La valvola aortica malata presenta infiltrati infiammatori, aumento della matrice interstiziale, accumulo di lipidi e calcificazione.
I trattamenti che riducono il colesterolo LDL, l’infiammazione e la fibrosi interstiziale potrebbero avere effetti benefici sulla progressione della malattia valvolare.
Le statine sono state valutate nella stenosi aortica, ma non ci sono ancora chiare evidenze di un loro beneficio.
Anche i trattamenti che riducono la progressione della disfunzione ventricolare sinistra potrebbero produrre benefici in questi pazienti.
Studi clinici hanno mostrato che lo Spironolattone ( Aldactone ) e l’Eplerenone ( Inspra ) sono in grado di migliorare gli outcome( esiti ) nei pazienti con grave scompenso cardiaco.
Uno studio, che ha coinvolto 65 pazienti asintomatici con stenosi aortica moderata-grave e normale funzione ventricolare sinistra, ha valutato la capacità dell’antagonista selettivo del recettore dell’aldosterone, Eplerenone, di rallentare l’insorgenza della disfunzione sistolica ventricolare sinistra, o di ridurre l’ipertrofia ventricolare sinistra.
Lo studio ha mostrato che l’Eplerenone non rallenta l’insorgenza della disfunzione sistolica o diastolica ventricolare sinistra, non riduce la massa ventricolare sinistra e non riduce la progressione della stenosi valvolare. ( Xagena2008 )
Fonte: American Heart Journal, 2008
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