Precedenti studi hanno segnalato una relazione tra l’esposizione al traffico automobilistico nelle aree urbane e l’esacerbazione della malattia cardiovascolare.
Lo studio, coordinato da Ricercatori del GSF–National Research Center for Environment and Health in Germania, ha valutato se l’esposizione al traffico potesse scatenare un infarto miocardico.
L’analisi del Myocardial Infarction Registry di Augsburg, nel periodo compreso tra il febbraio 1999 ed il luglio 2001, ha permesso di identificare 691 soggetti, che sono sopravvissuti almeno 24 ore dopo l’evento, tempo necessario per fornire le informazioni sui fattori che possono aver scatenato l’infarto.
Dall’analisi dei dati è stata riscontrata un’associazione tra l’esposizione al traffico e l’insorgenza di infarto miocardico nell’arco di un’ora ( odds ratio, OR = 2.92; p < 0.001 ).
Il tempo che i soggetti hanno trascorso in automobile, sui mezzi di trasporto pubblico, o sui motocicli o sulle biciclette è risultato considerevolmente correlato ad un aumento del rischio di insorgenza di infarto miocardico.
L’utilizzo dell’automobile ha rappresentato la fonte più comune di esposizione al traffico.
Tuttavia, è stata riscontrata anche un’associazione tra il tempo trascorso sui mezzi di trasporto pubblico e l’insorgenza di infarto miocardico a distanza di 1 ora.
Un’esposizione transitoria al traffico urbano può aumentare il rischio di infarto miocardico in persone predisposte.( Xagena2004 )
Peters A et al, N Engl J Med 2004 ; 351 : 1721-1730
Cardio2004