Il trattamento con statine e con beta-bloccanti può stabilizzare la placca aterosclerotica e ridurre la vulnerabilità dei pazienti ad aventi ischemici acuti.
Uno studio caso-controllo, coordinato da Ricercatori del Kaiser Permanente of Northern California di Oakland ( USA ), ha confrontato pazienti che hanno sviluppato un iniziale infarto miocardico con quelli che, invece, hanno sviluppato angina da sforzo stabile.
Lo studio ha riguardato 916 soggetti che hanno presentato un infarto miocardico acuto e 468 soggetti che hanno presentato un’angina da sforzo stabile.
Nessuno dei soggetti aveva una precedente storia di malattia coronarica.
L’impiego delle statine ( farmaci che abbassano i livelli di colesterolo LDL ) è risultato significativamente più basso tra i pazienti con infarto miocardico acuto rispetto ai pazienti con angina stabile ( 19.3% versus 40.4%; p < 0.001 ).
Anche l’impiego di beta-bloccanti era più basso nei pazienti che sono andati incontro ad infarto miocardico acuto che non in quelli che, invece, hanno manifestato angina da sforzo stabile.
Le statine, oltre ad abbassare i livelli di colesterolo LDL migliorano la funzione endoteliale, aumentano la disponibilità di ossido nitrico, inibiscono l’infiammazione e stabilizzano le placche aterosclerotiche.
I beta-bloccanti, oltre a controllare la pressione sanguigna, possono presentare un effetto vascolare stabilizzante. ( Xagena2006 )
Fonte: Annals of Internal Medicine, 2006
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