Alcuni farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) sono associati, in modo significativo, a più alti rischi di morte per cause cardiache tra le persone sane.
Cardiologi del Gentofte University Hospital a Hellrup, in Danimarca, hanno messo a confronto soggetti sani a cui erano stati prescritti farmaci antinfiammatori con individui che non avevano fatto uso di FANS.
E’ stato riscontrato che:
l’Ibuprofene era associato a un maggior rischio del 29% di ictus fatale e non-fatale;
Il Diclofenac era associato a un aumento del 91% del rischio di morte cardiovascolare;
Il Rofecoxib era associato a un incremento del rischio di morte cardiovascolare del 66%.
Le persone che hanno fatto uso dei più alti dosaggi di Diclofenac e di Rofecoxib il rischio di infarto miocardico era, rispettivamente, 2 e 3 volte maggiore.
E’ stata riscontrata per entrambi i farmaci una correlazione dose-dipendente riguardo al rischio cardiovascolare.
Al contrario, il Naprossene non è risultato associato a nessun aumento del rischio cardiovascolare.
I risultati dello studio sono in linea con le raccomandazioni del 2007 dell’American Heart Association ( AHA ), che aveva informato i medici che l’uso dei FANS, con l’eccezione dell’Aspirina, per il dolore cronico era associato a un aumentato rischio di infarto del miocardio e di ictus.
I più comuni marchi tra gli antinfiammatori presi in esame sono: Diclofenac ( Voltaren ), Ibuprofene ( Brufen ), Naprossene ( Synflex ), Rofecoxib ( Vioxx; il farmaco è stato ritirato dal commercio nel 2004 a causa dei gravi eventi avversi ). ( Xagena2010 )
Fonte: American Heart Association, 2010
Cardio2010 Reuma2010 Farma2010