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Il consumo moderato di alcol non è associato a rischio di fibrillazione atriale nelle donne


Uno studio clinico ha valutato l’associazione tra consumo di alcol e fibrillazione atriale in 34.715 donne, inizialmente sane, arruolate nel Women's Health Study.
Le partecipanti avevano un’età superiore a 45 anni e non presentavano fibrillazione atriale al basale.

Il consumo di alcol è stato suddiviso in 4 categorie: 0; maggiore di 0 e minore di 1; maggiore o uguale a 1 e minore di 2; maggiore o uguale a 2 bicchieri al giorno.

Durante un periodo osservazionale mediano di 12.4 anni, sono stati registrati 653 casi di fibrillazione atriale.
L’incidenza, aggiustata per l’età, tra le donne che avevano fatto uso di 0, più di 0 e meno di 1, 1 o più e meno di 2, e più di 2 bicchieri al giorno è stata, rispettivamente, di 1.59, 1.55, 1.27 e 2.25 eventi/1000 persone-anno.
Pertanto, confrontando le donne che non assumevano alcol con le donne che avevano consumato 2 o più bicchieri al giorno, quest’ultime presentavano un aumento del rischio assoluto di 0.66 eventi per 1000 persone-anno.

L’aumento del rischio nel piccolo gruppo di donne che consumavano 2 o più bicchieri al giorno si è mantenuto stabile dopo 48 mesi ( hazard ratio, HR=1.49 ), o quando le donne sono state valutate al loro primo episodio cardiovascolare ( HR=1.68 ).

Dallo studio è emerso che nelle donne sane di mezza età il consumo fino a 2 bevande alcoliche al giorno non risulta associato a un aumentato rischio di fibrillazione atriale.
Tuttavia, un consumo più elevato ( 2 o più bevande al giorno ) è associato a un piccolo, ma statisticamente significativo, aumento del rischio di fibrillazione striale. ( Xagena2008 )

Fonte: Journal of American Medical Association, 2008


Cardio2008



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