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I pazienti depressi con scompenso cardiaco presentano un rischio di mortalità 4 volte più elevato


I pazienti con insufficienza cardiaca con diagnosi di depressione presentano un rischio, quattro volte maggiore di mortalità per qualsiasi causa e un rischio due volte più elevato di ospedalizzazione e di visita al Pronto soccorso, rispetto ai pazienti che non sono depressi.

Sono stati studiati 402 pazienti con scompenso cardiaco in tre contee del Minnesota ( Stati Uniti ) ( 58% uomini, età media 73 anni ), sottoposti a un questionario, che aveva rivelato che il 15% dei pazienti presentava depressione da moderata a grave, il 26% depressione lieve e il 59% nessuna evidenza di depressione.

Nel corso di un follow-up medio di 1.6 anni, erano stati registrati 781 ricoveri, 1.000 visite presso il Dipartimento di Emergenza, 15.515 visite ambulatoriali e 74 decessi.

La depressione da moderata a grave è risultata associata a un aumento quasi doppio del rischio di ospedalizzazione ( hazard ratio, HR=1.79 ) e di visite al Pronto soccorso ( HR=1.83 ), un aumento del rischio per le visite ambulatoriali ( RR=1.2, 95% ) e un aumento del rischio di quattro volte di mortalità generale ( HR=4.06 ).

La depressione lieve era associata a un aumento marginale delle ospedalizzazioni ( HR=1.16 ) e delle visite al Pronto Soccorso ( HR=1.35 ) e di visite ambulatoriali ( rischio relativo, RR=1.04 ), e a un modesto aumento del rischio di mortalità ( HR=1.59 ), rispetto ai pazienti con forma più grave di depressione.

Nonostante l'alta prevalenza di depressione nei pazienti con scompenso cardiaco, solo circa un terzo di quelli che soffrivano di depressione era in trattamento con antidepressivi.
Questo induce a ritenere che la depressione potrebbe essere sotto diagnosticata e sottotrattata in questi pazienti. ( Xagena2013 )

Fonte: Circulation: Heart Failure, 2013

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