Una maggiore assunzione di frutta e verdura è stata associata ad un minor rischio di cardiopatia ischemica, ma vi è una certa incertezza circa l'interpretazione di questa associazione.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di valutare la relazione tra assunzione di frutta e verdura e rischio di mortalità per cardiopatia ischemica nel European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition ( EPIC )-Heart Study.
Dopo un follow-up medio di 8.4 anni si sono verificati 1.636 decessi per cardiopatia ischemica tra i 313.074 uomini e donne senza precedente infarto miocardico o ictus provenienti da 8 Paesi europei.
I partecipanti che hanno consumato almeno 8 porzioni ( 80 g ciascuna ) di frutta e verdura al giorno hanno avuto un rischio inferiore del 22% di cardiopatia ischemica fatale ( rischio relativo, RR=0.78 ) rispetto a quelli che hanno consumato meno di 3 porzioni al giorno.
Dopo la calibrazione del consumo di frutta e verdura tenendo conto delle differenze di valutazione dietetica tra i Centri partecipanti, l'incremento di una porzione ( 80 g ) nel consumo di frutta e verdura è risultato associato a un rischio inferiore del 4% di cardiopatia ischemica ad esito fatale ( RR=0.96; P per trend=0.033 ).
In conclusione, i risultati di questo ampio studio osservazionale suggeriscono che una maggiore assunzione di frutta e verdura è associata a un ridotto rischio di mortalità per cardiopatia ischemica.
Resta ancora da chiarire in che misura questa associazione è causale e, se è così, il meccanismo biologico attraverso il quale frutta e verdura operano per ridurre il rischio di cardiopatia ischemica. ( Xagena2011 )
Crowe FL et al, Eur Heart J 2011;32: 1235-1243
Cardio2011