Bayer HealthCare ha annunciato i risultati dello studio pilota di fase 3 CHEST-1, in cui è stato valutato il farmaco sperimentale Riociguat nei pazienti con ipertensione polmonare cronica tromboembolica ( CTEPH ) inoperabile o con ipertensione persistente o ricorrente dopo intervento chirurgico.
E’ stato raggiunto l’endpoint primario, dimostrando un miglioramento statisticamente significativo nel test del cammino in sei minuti ( 6MWT ). I pazienti trattati con Riociguat hanno mostrato verso placebo un miglioramento di 46 metri ( p inferiore a 0.0001 ) dopo 16 settimane rispetto al basale.
Inoltre, Riociguat ha anche migliorato in modo statisticamente significativo gli endpoint secondari tra cui la resistenza polmonare vascolare ( PVR ), il frammento amino terminale del pro-peptide natriuretico cerebrale ( NT-proBNP ) e la classe funzionale WHO.
Un trend positivo è stato osservato nel tempo al peggioramento clinico ( TTCW ), nel punteggio della dispnea alla scala Borg , nei questionari sulla qualità di vita EQ-5D e LPH.
Riociguat è risultato ben tollerato e con un buon profilo di tollerabilità nei pazienti con ipertensione polmonare cronica tromboembolica.
Gli eventi avversi che più frequentemente si sono presentati con Riociguat sono stati: cefalea, vertigini, edema periferico, e sintomi gastrointestinali come dispepsia e nausea.
La ipertensione polmonare cronica tromboembolica è una malattia ad esito fatale in cui l’occlusione tromboembolica dei vasi polmonari porta gradualmente a un aumento della pressione nelle arterie polmonari.
Il trattamento standard raccomandato è una procedura chirurgica conosciuta come endoarterectomia polmonare, ma si stima che solo un quarto di tutti i pazienti nel mondo venga sottoposto ad una valutazione chirurgica.
Inoltre, ipertensione polmonare cronica tromboembolica è inoperabile nel 20-40% dei pazienti, ed in alcuni casi la malattia persiste o si ripresenta dopo l’intervento chirurgico.
Ad oggi non esiste una terapia farmacologica approvata per il trattamento della ipertensione polmonare cronica tromboembolica.
I dati sono stati presentati a CHEST 2012, il meeting annuale dell’American College of Chest Physicians ( ACCP ).
CHEST ( Chronic Thromboembolic Pulmonary Hypertension sGC-Stimulator Trial ) è un Programma di fase 3 che sta valutando l’efficacia e la tollerabilità di Riociguat per os nel trattamento dei pazienti con ipertensione polmonare cronica tromboembolica inoperabile o ipertensione polmonare ricorrente o persistente dopo endoarterectomia delle arterie polmonari.
Il Programma CHEST comprende uno studio pilota randomizzato in doppio cieco controllato verso placebo ( CHEST-1 ) ed uno studio di estensione in aperto ( CHEST-2 ).
Nello studio CHEST-1, 261 pazienti con ipertensione polmonare cronica tromboembolica inoperabile o con ipertensione polmonare ricorrente o persistente dopo chirurgia sono stati randomizzati e trattati con Riociguat oppure placebo per 16 settimane. Riociguat è stato titolato, durante un periodo di 8 settimane con incrementi di 0.5 mg, da 1.0 mg fino a 2.5 mg, tre volte al giorno. Dopo la fase di titolazione i pazienti sono stati seguiti per altre 8 settimane fino al completamento dello studio.
Riociguat è il capostipite di una nuova classe di farmaci, gli attivatori della guanilato-ciclasi solubile ( sGC ). sGC è un enzima che si trova nel sistema cardiopolmonare. Quando l’ossido nitrico ( NO ) si lega a sGC, l’enzima catalizza la sintesi della molecola di segnalazione guanosin-monofosfato ciclico ( cGMP ). Il cGMP svolge un importante ruolo nella regolazione del tono vascolare, proliferazione cellulare, fibrosi, e infiammazione.
L’ipertensione polmonare è associata a disfunzione endoteliale, compromessa sintesi di NO, e quindi insufficiente stimolazione del pathway NO-sGC-cGMP.
Si ritiene che Riociguat possieda un duplice meccanismo di azione: sensibilizzazione di sGC all’ossido nitrico endogeno ed anche stimolazione diretta del enzima sGC indipendentemente da ossido nitrico. ( Xagena2012 )
Fonte: Bayer Healthcare, 2012
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