Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco
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Combinazione di diuretici dell'ansa con diuretici tiazidici nello scompenso cardiaco


Il sovraccarico di volume è un obiettivo clinico importante nella gestione dello scompenso cardiaco, in genere affrontato utilizzando diuretici dell'ansa. Un importante e impegnativo sottogruppo di pazienti con insufficienza cardiaca presenta un sovraccarico di fluidi malgrado le dosi significative di diuretici dell'ansa.

Un approccio possibile per superare la resistenza al diuretico dell'ansa è l'aggiunta di un diuretico di tipo tiazidico per produrre sinergia diuretica per mezzo di un blocco sequenziale del nefrone, descritto per la prima volta più di 40 anni fa. Anche se è potenzialmente in grado di indurre la diuresi in pazienti altrimenti resistenti ad alte dosi di diuretici dell'ansa, questa strategia non è stata sottoposta a studi clinici di grandi dimensioni per stabilirne la sicurezza e l'efficacia clinica.

È stata riesaminata e riassunta la letteratura esistente per valutare la combinazione di diuretici dell'ansa e tiazidici nei pazienti con insufficienza cardiaca, al fine di descrivere i possibili benefici e i rischi associati a questa terapia. La terapia diuretica di combinazione tramite uno dei tanti diuretici di tipo tiazidico può più che raddoppiare l'escrezione giornaliera di sodio urinario per indurre perdita di peso e risoluzione dell'edema, con il rischio di indurre grave ipopotassiemia oltre a iposodiemia, ipotensione e peggioramento della funzionalità renale.

Si rende opportuno un uso prudente di questa terapia e una revisione delle teorie potenzialmente sbagliate su questo approccio diuretico a lungo usato. Infine, sarebbe utile evidenziare la necessità di sperimentazioni cliniche pragmatiche per questa terapia comunemente utilizzata. ( Xagena2010 )

Jentzer JC et al, J Am Coll Cardiol 2010; 56: 1527-1534


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