Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco
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Candesartan è il primo sartano a dimostrare di ridurre la mortalità e l’ospedalizzazione per scompenso cardiaco nei pazienti scompensati cronici


Candesartan ( Atacand/Ratacand ) è in grado di ridurre il rischio di morte cardiovascolare o di ospedalizzazione per scompenso cardiaco nei pazienti scompensati, indipendentemente dal dosaggio iniziale dell’Ace-inibitore.

A queste conclusioni è giunta l’analisi dello studio CHARM-Added.

Candesartan è il primo antagonista del recettore dell’angiotensina ( sartano ) che ha dimostrato di essere in grado di fornire ulteriore beneficio al trattamento con gli Ace-inibitori.
Tale beneficio si è mantenuto anche quando sono stati impiegati i dosaggi massimi dell’Ace-inibitore.

Nello studio CHARM-Added ( n = 2.548 ) l’impiego di Candesartan ha comportato in generale una riduzione del 15% del rischio di morte o di ospedalizzazione per scompenso cardiaco. La riduzione è stata del 21% tra i pazienti che hanno assunto anche un Ace-inibitore al dosaggio raccomandato dalle linee guida ( n = 1.291 ) e del 25% tra i pazienti che, invece, hanno impiegato dosaggi massimi approvati dall’FDA di Ace-inibitori ( n = 529 ).

L’addizionale beneficio prodotto da Candesartan si è mantenuto anche nei pazienti che stavano assumendo i beta-bloccanti in aggiunta ai più alti dosaggi di Ace-inibitori. ( Xagena2006 )

Fonte: American Heart Journal, 2006


Cardio2006 Farma2006


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