Un comune antibiotico, Eritromicina, noto in Italia anche con il nome commerciale di Eritrocina, può aumentare il rischio di morte cardiaca improvvisa, quando assunto contemporaneamente a farmaci che inibiscono a livello epatico il citocromo P450.
L’Eritromicina allunga la fase di ripolarizzazione del cuore, inducendo in alcuni casi un’aritmia potenzialmente fatale, la torsione di punta.
L’assunzione contemporanea dell’Eritromicina con farmaci che rallentano la metabolizzazione dell’antibiotico, provoca un aumento delle concentrazioni dell’Eritromicina e conseguentemente del rischio di morte cardiaca improvvisa.
Lo studio, effettuato da Ricercatori della Vanderbilt University – School of Medicine a Nashville negli Usa ha preso in esame le cartelle cliniche di 4.404 pazienti del Tennessee che usufruivano del sistema Medicaid, e che erano morti di arresto cardiaco tra il 1988 ed il 1993.
I Ricercatori hanno confermato 1.476 casi di morte cardiaca improvvisa.
Solo un piccolo numero di questi pazienti stava assumendo Eritromicina assieme ad un altro farmaco che poteva inibire la metabolizzazione dell’antibiotico.
Le morti sono avvenute nei pazienti che assumevano contemporaneamente Eritromicina e due farmaci ad attività cardiovascolare, Diltiazem o Verapamil.
Secondo gli Autori dello studio, l’Eritromicina quando è assunta assieme ad altri farmaci che ne aumentano la concentrazione plasmatica, può aumentare il rischio di morte improvvisa cardiaca di 5 volte. ( Xagena2004 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2004
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