Tra gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) per la fibrillazione atriale, Apixaban ( Eliquis ) può comportare un minor rischio di sanguinamento gastrointestinale rispetto a Dabigatran ( Pradaxa ), Edoxaban ( Lixiana ) e Rivaroxaban ( Xarelto ), secondo i nuovi risultati di una analisi.
I rischi di ictus ischemico / embolia sistemica ed emorragia intracranica appaiono simili tra gli anticoagulanti DOAC.
Questi risultati si applicano ai pazienti con malattia renale cronica e a quelli di età pari o superiore a 80 anni.
In uno studio osservazionale condotto su 527.226 nuovi utilizzatori di anticoagulanti orali diretti in Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, Apixaban è risultato significativamente associato a un rischio inferiore di sanguinamento gastrointestinale, rispettivamente, del 19%, 23% e 28% versus Dabigatran, Edoxaban e Rivaroxaban, dopo gli aggiustamenti basati sul punteggio di propensione.
Nelle analisi dei sottogruppi, Apixaban è risultato significativamente associato a un rischio inferiore del 28%, 32%, 36% e 32% di sanguinamento gastrointestinale rispetto a Rivaroxaban tra i pazienti che ricevevano una terapia con anticoagulante DOAC a dose standard, una terapia con anticoagulante DOAC a dose ridotta, di età pari o superiore a 80 anni, e con malattia renale cronica.
Della coorte, il 24% aveva ricevuto una terapia con anticoagulanti DOAC a dose ridotta, il 19% aveva un'età pari o superiore a 80 anni e il 13.5% aveva una malattia renale cronica.
Dallo studio è emerso che Apixaban dovrebbe essere preferito ad altri anticoagulanti orali diretti per il minor tasso di sanguinamento gastrointestinale, e tassi simili di ictus ed emorragia intracranica.
Tuttavia, come per tutte le scelte terapeutiche, è necessaria una considerazione più ampia di tutti i potenziali rischi e benefici, come l'uso di agenti gastroprotettivi nei pazienti ad alto rischio di emorragia gastrointestinale. ( Xagena2022 )
Fonte: Annals of Internal Medicine, 2022
Cardio2022 Emo2022 Nefro2022 Farma2022