Aggiornamenti in Aritmologia
Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco
Xagena Mappa
Xagena Newsletter

Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica il Carvedilolo ha ridotto la mortalità ed ha aumentato la sopravvivenza in misura maggiore rispetto al Metoprololo


Lo studio COMET ( the Carvedilol Or Metoprolol European Trial ) ha mostrato che il Carvedilolo ( Dilatrend , Carvipress ) ha ridotto nei pazienti con insufficienza cardiaca la mortalità del 17% ( p=0.0017 ) ed ha allungato la sopravvivenza media di 1,4 anni rispetto al Metoprololo, un altro beta-bloccante.

Lo studio ha preso avvio nel 1996. Sono stati arruolati 3029 pazienti di 15 Paesi europei.

Un totale di 1511 pazienti è stato assegnato in modo random al Carvedilolo e 1518 al Metoprololo.

Per essere arruolati i pazienti dovevano avere un’insufficienza cardiaca cronica, aver avuto un precedente ricovero ospedaliero per motivi cardiovascolari, una frazione d’eiezione inferiore o uguale al 35% ed essere trattati con diuretici ed Ace-inibitori.

Tutti i pazienti sono stati seguiti per più di 45 mesi ed il follow-up è terminato il 15 novembre 2002.

Nel corso dello studio più di 1000 persone sono morte.

***

Il Carvedilolo è un beta-bloccante e come tutti i beta-bloccanti è necessario non interrompere bruscamente il trattamento perché potrebbero presentarsi dolore toracico ed in alcuni casi , infarto miocardico.

Il dosaggio del Carvedilolo dovrebbe essere ridotto gradualmente in un periodo di 1 o 2 settimane, ed il paziente tenuto sotto controllo.

Le principali controindicazioni del Carvedilolo riguardano pazienti con asma o altri problemi respiratori, e pazienti con bradicardia.

I più comuni effetti indesiderati del Carvedilolo comprendono: respiro corto, rallentamento dei battiti cardiaci, aumento di peso, debolezza, ipotensione, capogiri e talora svenimenti. ( Xagena2003 )

Fonte: Heart Failure 2003 / European Society of Cardiology



Cardio2003


Indietro