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La Vitamina-D nella prevenzione della malattia cardiovascolare


Le persone con inadeguati livelli di Vitamina-D presentano un aumento del rischio di malattia cardiovascolare e di morte.
Queste le conclusioni di uno studio compiuto su più di 27.000 soggetti di 50 o più anni con nessuna storia di malattia cardiovascolare.
Le persone con livelli molto bassi di Vitamina D ( inferiori o uguali a 15 ng/ml ) hanno presentato una maggiore probabilità di morire ( +77% ), di sviluppare malattia coronarica ( 45% ) e di soffrire di ictus ( +78% ), rispetto ai soggetti con livelli normali ( maggiori di 30 ng/ml ).
La deficienza di Vitamina D aumenta anche di 2 volte la probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca.

Esistono due fonti di Vitamina D per l’organismo: la dieta ( cibo o supplementazione ) e l’esposizione alle radiazioni solari ( raggi UVB ).

Le persone a più alto rischio di deficienza di Vitamina-D sono quelle con la pelle scura, coloro che vivono ad alte quote, gli anziani, gli obesi, le persone immobilizzate o istituzionalizzate, e le donne in gravidanza e durante l’allattamento.

Si ha deficienza di Vitamina D quando i livelli plasmatici scendono al di sotto di 20 ng/ml; un valore compreso tra 20 e 29 sta ad indicare uno stato di insufficienza di Vitamina-D, mentre i livelli sono adeguati a valori di 30-60 ng/ml; livelli superiori a 150 ng/ml sono indice di un’eccessiva quantità di Vitamina D.

In generale un supplemento di 100 UI/die può aumentare i livelli plasmatici di Vitamina D di 1 ng/ml. Coloro che assumono 1.000 UI/die di Vitamina D dovrebbero avere in media valori di 25-32 ng/ml, e coloro che assumono 4.000 UI dovrebbero avere livelli compresi tra 40 e 50 ng/ml.

E’ sufficiente un’esposizione alla luce solare di 5-10 minuti al giorno per coprire il fabbisogno di Vitamina-D.
Tuttavia, le persone che vivono nei Paesi con clima nordico, durante la stagione invernale, dovrebbero assumere supplementazione di Vitamina D oltre ad esporsi al sole per poter raggiungere livelli adeguati di Vitamina D.

La fonte più ricca di Vitamina D è rappresentata dal pesce. L’assunzione di 2-3 porzioni di pesce nell’arco di una settimana può fornire 300-500 UI di Vitamina D.

La Vitamina D appare essere molto sicura ed i casi di ipervitaminosi sono arri. I bagnini che trascorrono durante il periodo estivo molte ore al sole presentano livelli di Vitamina D oscillanti tra 45 e 65 ng/ml senza manifestare effetti avversi. ( Xagena2009 )

Fonte: American Heart Association ( AHA ) - Scientific Sessions, 2009


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