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Il trattamento prolungato con statine produce un benessere psicologico nei pazienti con malattia coronarica


Precedenti studi avevano fatto ipotizzare l’esistenza di una correlazione tra riduzione dei livelli di colesterolo e benessere psicologico.

L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare l’effetto dell’assunzione protratta delle statine ( farmaci ipocolesterolemizzanti ) sui parametri psicometrici nei pazienti con malattia coronarica.

Il periodo osservazionale è stato in media di 4 anni con un massimo di 7.

Un totale di 231 pazienti che non facevano uso di statine, è stato confrontato con 140 pazienti che invece assumevano in modo continuo questi farmaci.

L’impiego delle statine è risultato associato ad un minore rischio di depressione ( odds ratio: OR: 0,63 ) , ansia ( OR: 0,69 ) e ostilità ( OR: 0,77 ).

L’effetto psicologico delle statine è apparso essere indipendente dall’azione di riduzione dei livelli plasmatici del colesterolo. ( Xagena2003 )

Young-Xu Y et al, J Am Coll Cardiol 2003; 42:690-697


Cardio2003 Farma2003


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