In passato, i ricercatori sapevano che la dieta era correlata al rischio di malattie cardiovascolari, ma non riuscivano a mostrarlo direttamente nei loro studi.
Gli studi longitudinali, che misuravano la dieta degli individui e collegavano il tipo di assunzione al conseguente rischio di malattia coronarica, non erano convincenti.
In realtà, sono stati convincenti per i critici che hanno concluso che la dieta e il cuore non erano collegati, mentre sono stati frustranti per i ricercatori che avevano una buona prova sperimentale animale, e altre prove, che la dieta era effettivamente legata al rischio di malattie cardiache.
Probabilmente, gli studi precedenti hanno sofferto le note difficoltà in una valutazione accurata della dieta in studi di popolazione, ed erano troppo piccoli.
Gran parte dei lavori precedenti erano relativi a grassi alimentari. Non c'era dubbio che il colesterolo plasmatico potesse predire la malattia coronarica, e che le variazioni del tipo e della quantità di grassi nella dieta influenzassero il colesterolo plasmatico.
La capacità di abbassare il colesterolo plasmatico mediante le statine, e quindi ridurre l'incidenza di malattia coronarica, ha rimosso il dubbio circa molti dei nessi causali tra colesterolo plasmatico e malattia coronarica.
Per quanto riguarda altre caratteristiche della dieta, frutta e verdura sono state la base della prevenzione del cancro.
È interessante notare che una revisione internazionale globale sulla dieta e sul cancro non ha definito come convincente la prova che collegava frutta e verdura al cancro per qualsiasi sede di tumore. Ha, tuttavia, trovato la prova che il consumo di frutta e verdura è probabilmente protettivo per i tumori di bocca, faringe, esofago, stomaco e polmone.
Alimenti contenenti Licopene, come i pomodori, erano protettivi per il cancro alla prostata.
L'obesità è stata correlata in modo convincente a diversi tipi di cancro, ma il World Cancer Research Fund non ha concluso che frutta e verdura hanno un effetto protettivo specifico sul guadagno di peso.
Tuttavia, se si considera che un maggiore consumo di frutta e verdura va di pari passo con una minore assunzione di cibi ad elevato tenore energetico o fast food, ci potrebbe essere un effetto indiretto di protezione dall’obesità.
Il potenziale effetto protettivo di frutta e verdura sulle malattie cardiovascolari è pertanto di grande importanza, se i consigli relativi a una sana alimentazione sono basati su prove solide.
Il gruppo di coorti EPIC ( European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) è stato creato per avere la potenza statistica in grado di individuare le relazioni tra dieta e cancro, in caso di esistenza, ed ha fornito importanti contributi alla letteratura.
Nella progettazione di questi studi sul cancro, si è deciso di esaminare anche gli esiti della malattia cardiovascolare.
Sono state arruolate in studi longitudinali 10 coorti di individui, e la dieta e altre caratteristiche sono state valutate al basale.
Lo studio di Crowe et al ( Eur Heart J 2011 ) ha presentato dati su 313.074 uomini e donne provenienti da 8 coorti europee seguite per una media di 8.4 anni.
EPIC è uno studio di grandi dimensioni; due delle coorti, Francia e Norvegia, sono state escluse dalla presente analisi perché il numero di decessi cardiovascolari era troppo piccolo.
EPIC ha anche profuso un grande impegno nel perfezionamento della metodologia alimentare. E' stato utilizzato un questionario alimentare comune a tutti i Centri.
Otto porzioni ( una porzione è di 80 g ) al giorno di frutta e verdura sono state associate a una riduzione del 22% della mortalità per malattia coronarica rispetto a meno di 3 porzioni.
Naturalmente, una questione centrale con gli studi alimentari è che le persone non mangiano singoli cibi. Ci sono modelli di consumo; una maggiore quantità di un tipo di alimenti può essere associata con meno di un altro.
Controllare tali collegamenti non è facile.
Nello studio di Crowe et al. l’aggiustamento per i grassi alimentari e le fibre ha comportato una ridotta differenza tra i risultati.
Le analisi sono state aggiustate per fumo, assunzione di alcol, indice di massa corporea, attività fisica, stato civile, istruzione, occupazione, ipertensione, angina, diabete mellito, e assunzione di energia totale.
Con un odds ratio ( OR ) di 0.78 potrebbe esserci confondimento residuo.
La consistenza di questi risultati con quelli di altri studi rende più probabile che le associazioni siano causali.
Questa è la conclusione dei ricercatori che conducono i Nurses' Health Study e Health Professionals Follow up Study, e di una successiva meta-analisi.
Se frutta e verdura sono protettivi, ci si è chiesti perché non si possa isolare la sostanza nutriente protettiva mettendola in una pillola senza doversi più preoccupare della dieta.
Tale approccio non si è rivelato utile.
Studi con vitamine antiossidanti non hanno portato a una riduzione del cancro o delle malattie cardiovascolari. Questo può essere dovuto al fatto che le vitamine antiossidanti non sono i componenti fondamentali della protezione; oppure sono i cibi e, anzi, i modelli alimentari ad essere importanti, non i micronutrienti specifici.
Un rapporto di probabilità con un odds ratio di 0.78, tuttavia, è di enorme importanza pratica.
La malattia cardiovascolare è la causa più comune di morte.
Una riduzione del 22% è imponente. Ma questa riduzione di mortalità si verifica con il consumo di 8 porzioni al giorno, o 640 g.
Tale consumo così elevato è stato riscontrato solo nel 18% degli uomini e delle donne in queste 8 coorti.
Sarebbe necessario un grande cambiamento nei modelli alimentari per ottenere tale salutare consumo di 8 porzioni al giorno.
Riduzioni dei tumori in diverse sedi, della pressione arteriosa e dell’ictus si aggiungerebbero alla riduzione della malattia coronarica fatale.
Adottare una dieta che privilegia frutta e verdura è di grande importanza per la salute pubblica. ( Xagena2011 )
Marmot M, Eur Heart J 2011; 32: 1182-1183
Cardio2011