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Consumo di caffè e mortalità dopo infarto miocardico


L’effetto del consumo di caffè sulla prognosi dopo infarto miocardico acuto ( IMA ) non è ben definito.

Uno studio ha cercato di dare una risposta a questo quesito.

E’ stata esaminata una coorte di 1935 pazienti ricoverati in ospedale tra il 1989 ed il1994 per infarto miocardico.

Questi pazienti sono stati intervistati per valutare il consumo di caffè , contenente caffeina prima dell’infarto miocardico.

Dei 1902 pazienti, di cui si posseggono i dati, il 17% ( n = 315 ) è morto nel corso del periodo di follow-up ( 3,8 anni ).

I consumatori di caffè erano prevalentemente maschi, d’età più giovane, privi di comorbilità, e fumatori.

Il consumo di caffè non è risultato associato a cambiamenti nell’incidenza di mortalità post-infartuale nel lungo periodo.

Tuttavia è stata osservata un’apparente relazione inversa tra consumo di caffè e mortalità entro 90 giorni dall’infarto miocardico.( Xagena2004 )


Mukamal KJ et al, Am Heart J 2004; 147: 999-1004


Cardio2004


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